sabato 16 maggio 2020

E' passato più di un anno dall'ultima volta che ho scritto sul questo che è il mio angolo del cuore, ma scrivere per me significa estraniarmi da ciò che mi circonda  ed in quest'ultimo anno di tempo per estraniarmi e stare un pò per conto mio non ne ho avuto molto. Naturalmente se state leggeno questo mio post siete tutti , come me, in quarantena, e forse proprio per questo mi state leggendo...a questo punto vi sarò rimasta io e le spiegazioni del microonde.
Devo dire che fin dall'inizio questa reclusione non mi ha causato grandi ansie, anche perché sono sempre stata molto "casalinga", mi è sempre piaciuto molto stare in casa, cucinare per la mia famiglia, fare dolci, preparare pane e pizza, sistemare l'ambiente casalingo, insomma costruire per me e i miei cari un ambiente accogliente e confortevole.


                                          -questo è il mio portico...ancora con pochi fiori-

In questo periodo di cattività ho letto di molte persone che hanno riscoperto questo piacere, tanto che non si trova più nessun tipo di lievito, neanche a pagarlo oro. Da quello che leggo sembra che usciremo da questa reclusione migliori, più consapevoli, più attenti all'ambiente che ci circonda, più coscienti circa l'importanza da dare alle cose. Volete sapere come la penso? no? tanto ve lo dico lo stesso: io non ci credo.
Stiamo per uscire dalla quarantena, abbiamo già potuto rivedere i parenti, qualche attività ha riaperto e tra qualche giorno ne apriranno altre, ma la lezione è già dimenticata, gli arcobaleni sono spariti, i balconi si sono richiusi, e stiamo solo aspettando di ritornare velocemente al punto in cui ci siamo interrotti. Basti vedere che fine facciamo fare alle mascherine dopo averle usate, nonostante tutte le immagini dei delfini in laguna a Venezia, o dei leprotti nei parchi cittadini che abbiamo postato...come sempre tutta apparenza.
Io nel mio piccolo e come ho sempre fatto, continuerò a cercare il bello nelle persone e nel mondo che mi circonda, continuerò ad insegnare ai miei figli l'onestà, la correttezza, il rispetto, senza pretendere di dare lezioni a nessuno.
ma la volete sapere la verità? continuerò anche ad arrabbiarmi con l'arbitro durante le partite di calcio dei miei figli (se mai riprenderanno, poveri i miei bomber), perché è vero che le cose importanti della vita sono altre, ma volete mettere un bel vaffa liberatorio? 
Detto questo e con la consapevolezza di essermi di nuovo dilungata troppo, vi saluto e vi auguro di riuscire a riappropriarvi delle vostre vite, delle vostre abitudini,  scoprendo magari che veramente qualcosa è cambiato...in meglio.


                                                 
                                                  Un bacio dalle mie cicciotte.